UN ESEMPIO DI FANTASCIENZA SPAGNOLA CHE DIMOSTRA CHE È POSSIBILE PRODURRE UN OTTIMO FILM ANCHE SENZA BUDGET HOLLYWOODIANI.
Esempio molto bello di quella fantascienza spagnola che negli ultimi anni sta facendo scuola e dimostra che è possibile produrre un ottimo film anche senza budget hollywoodiani, questo Eva di Kike Maillo è un titolo che mi ha particolarmente colpito per profondità ed atmosfera. Un lungometraggio che ha meritato la menzione speciale al Premio Vittorio Veneto del Festival del Cinema di Venezianel 2011 e ben tre Premi Goya nel 2012, uno dei quali per gli effetti speciali davvero molto belli. In Italia il film è distribuito da Videa–CDE e recentemente il film è stato portato negli Stati Uniti da The Weinstein Company con ottima accoglienza.
Anno 2041. Siamo a Santa Irene, immaginaria cittadina sui Pirenei e paese natale del protagonista Alex Garel, un ingegnere robotico eccentrico e creativo, di ritorno dallʼAustralia dopo un periodo di lavoro allʼestero. Alex è richiamato alla sua vecchia facoltà per lavorare su un modello di androide rivoluzionario; il suo compito sarà quello di formare la personalità dellʼandroide e per farlo decide di basarsi su Eva, una ragazzina estroversa e stravagante, figlia di suo fratello David e della sua vecchia fiamma Lana. La storia si muove tra intrecci sentimentali che riaffiorano dal passato e ricerca del proprio essere più profondo, un insieme che porta i protagonisti verso un finale inaspettato ed emblematico.
Alex: «Cosa vedi quando chiudi gli occhi?»
Eva: «Vedo luce, tanta luce. Ve te, papà e vedo anche mamma, e vedo me, siamo insieme e giochiamo, per sempre!»
Del film, oltre alla trama, ho apprezzato molto la fotografia ovvero lʼatmosfera ricreata per il paese di Santa Irene, in questo inverno nevoso che sembra essere onnipresente insieme a questa sensazione di futuro vicino che mescola effetti speciali molto avanzati con una scenografia che a tratti ricorda gli anni ʼ80 del secolo scorso; una quasi-distopia forse, ricreata probabilmente per questioni di budget più che per volontà vera e propria del regista ma sicuramente un gradevole accostamento.
Una menzione speciale la merita la colonna sonora, che ben si sposa con lʼatmosfera del film e piazza lʼindimenticabile Space Oddity di Davide Bowie proprio nel momento giusto (chi di noi non ha sognato di ballare questo pezzo con la propria compagna almeno una volta?). Allo spettatore sicuramente il film ricorderà in qualche modo A.I. di Spielberg ma sinceramente penso che la mano europea si veda chiaramente in questo lungometraggio, lungi dallʼessere solo un concentrato di buoni sentimenti come tante pellicole del buon Stephen.
In conclusione, Eva è un titolo che consiglio sicuramente per disintossicarsi dalle orge di effetti speciali hollywoodiani, per ritrovare nella fantascienza anche quella componente profondamente umana ed introspettiva che la caratterizza. Kike Maillo con questo lavoro ci riesce perfettamente.
Credits
Nazione: Spagna – Anno: 2011 – Genere: fantascienza – Durata: 94′ – Regia: Kike Maillo – Sceneggiatura: Sergi Belbel, Cristina Clemente, Martí Roca, Aintza Serra – Fotografia: Arnau Valls Colomer – Scenografia: Laia Colet.
Cast. Daniel Brühl: Álex Garel (Francesco Pezzulli) – Lluís Homar: Max (Luca Biagini) – Alberto Ammann: David Garel (Edoardo Stoppaciaro) – Marta Etura: Lana (Chiara Gioncardi) – Claudia Vega: Eva (Margherita De Risi).