La sindrome di Hinomaru, episodio 010. Ecco Antonio Moscatello e la sua rubrica 短歌Cast ovvero una serie di aneddoti sul Giappone, o meglio aneddoti nipponici per acchiappi targetizzati.
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Protagonista: sono brutti, pelosi e hanno più zampe di quante siano necessarie. A volte pungono e, quando lo fanno, sono tarantelle. Di chi vi parliamo? Vabbé, avete indovinato, è un indovinello scemo: i ragni. E anche in Giappone i ragni hanno la loro importanza, nella storia (o, meglio, in quella parte di storia che lambisce la mitologia) e nel folklore. Sì lo sappiamo: per molti di voi il Giappone è il regno del “kawaii”, dove pure i mostri sono carini e simpatici. Beh, oggi vi parliamo di esseri schifosi.
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Il target: qualsiasi persona – e sinceratevene in anticipo – che non soffri di aracnofobia.
Per l’immagine di copertina: © Aventi diritto. All rights reserved – La sigla di apertura è Natsu Yasumi, Yoshida Takuro – BGM loop: Koi, Kitaro – La sigla di chiusura è Pterodactyls, Fujiya & Miyagi – Il brano della puntata è 「百花の乱」作曲:高司まゆ, Aska-Gumi – Pubblicazione amatoriale. Non si intende infrangere alcun copyright, i cui diritti appartengono ai rispettivi detentori – Nessun byte e nessun giapponese sono stati maltrattati durante la produzione di questo podcast – Autorizzazione SIAE 5612/I/5359.
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