LA DECIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL DEDICATO ALLA FANTASCIENZA, SI TIENE A ROMA DAL 28 AGOSTO AL 3 SETTEMBRE 2023 PRESSO IL TEATRO INDIA, NEL PIENO CENTRO DI ROMA E NELLE SUE VICINANZE.
IF_Dark Ages, la decima edizione del festival dedicato alla fantascienza, si tiene a Roma dal 28 agosto al 3 settembre 2023 presso il Teatro India, nel pieno centro di Roma e nelle sue vicinanze. L’edizione 2023 cambia, rispetto alle edizioni precedenti, spostando il focus dalla fantascienza classica verso un genere di «narrazioni miste e atipiche, di matrice antropologica, scientifica o storica, mondi alieni e alterati con qualcosa di inquietantemente prossimo al reale». Il progetto, sempre multidisciplinare, si articola tra spettacoli teatrali multimediali, melologhi sci-fi, un’istallazione/performance musicale, una video istallazione multimediale, una conferenza di filosofia ed una biblioteca condivisa.
Il programma in dettaglio:
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1 settembre, dalle 18:00, Bodies, Empathy, Connections: conferenza di filosofia e scienze umane. Elettra Stimilli (docente di filosofia teoretica presso l’Un. La Sapienza di Roma) e Federica Castelli (ricercatrice in filosofia, Univ. Roma Tre) dialogano a partire dai testi di Alice Bradley Sheldon, Octavia Butler, Ursula Le Guin e Margaret Atwood, oggetto dello spettacolo _Consigli per sopravvivere in natura_, concettualmente collegato ai temi della conferenza. Viene approfondita la relazione con l’alterità come interdipendenza, ascolto, connessione, versus una visione dicotomica e fallologocentrica centrata su scontro e oppressione. È possibile ascoltare la conferenza, moderata da Lorenzo Frediani e Maddalena Parise, nel contesto della puntata aperta al pubblico di RADIO IF_Dark Ages.
- 1 settembre alle 21:15, Consigli per sopravvivere in natura, spettacolo musicale/melologo sci-fi. L’opera si presenta come un “racconto di racconti” sul degenerare della conoscenza umana, la violenza verso l’altro, sia esso un animale o un intero pianeta, gli incontri interspecie, la rigenerazione di organismi e sistemi. Sono riuniti i racconti distopici di quattro grandi autrici di fantascienza: Lo psicologo che non voleva far male ai topini di Alice Bradley Sheldon, incentrato sugli ambigui processi di conoscenza degli esseri umani, sull’intensità dei desideri e sull’opportunità di distruggere organismi vivi per studiarli; Figlio di sangue di Octavia Butler, che narra di un uomo messo incinto da un’aliena come atto di amore, e che si chiede: cosa abbiamo noi umani da offrire in cambio di uno spazio vitale in un mondo che non è il nostro? Più vasto degli imperi e più lento di Ursula Le Guin, che ragiona sulla reciprocità della recettività bio-empatica in un mondo alieno il cui sistema vegetale interconnesso reagisce all’arrivo degli esseri umani imitando la loro stessa paura; Palla di pelo di Margaret Atwood, che descrive un’ossessione misteriosa che sfocia in una sorta di anatomo-patologia dei rapporti umani. Lo spazio scenico è diviso da cinque schermi semitrasparenti dai quali «emergono, quasi fossero residui, frammenti di oggetti ispirati ai temi dei racconti e a certa arte visiva contemporanea: il non-umano, le affinità fra specie, il rapporto tra organico e inorganico». Il concept musicale alterna micro frammenti di brani dei Tangerine Dream a composizioni originali.
- 1 e 2 settembre, alle 22:45, Troxler’s Fading. L’installazione multimediale con musica dal vivo è costituita da una teca con una macchina celibe, un proiettore, uno schermo sul quale vengono proiettate scritte e immagini che formano elementi narrativi immersi in uno spazio abitato dagli spettatori.
- 2 e 3 settembre, alle 21:15, Fahrenheit 451. Spettacolo musicale ispirato al celeberrimo testo di Bradbury, crea «due zone di senso che si intrecciano fra loro moltiplicando gli strati della narrazione» tramite l’utilizzo di elementi scenici, luci e immagini. Il paesaggio sonoro è fatto di due movimenti contrapposti: il presente degli incendiari, sonoro e percussivo e la memoria di tutte le scritture passate, segnata da pianoforte e vibrafono.
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Fino al 3 settembre, dalle 21, SU_PH0_R1A. A Shining Darkness, una installazione multimediale site-specific che trasforma la facciata del Teatro India in una istallazione immersiva.
Per tutta la durata dell’evento, la biblioteca 451, aperta dalle 18:30, fornisce uno spazio dedicato alla consultazione di libri irreperibili di e sulla fantascienza.
L’evento è arricchito, per chi non può partecipare, da un podcast live dal Teatro e in differita «con interviste impossibili, telegiornali multidimensionali, rubriche scientifiche, storie dal repertorio di IF e ogni giorno in diretta» con ospiti da più campi disciplinari.
Il programma completo è consultabile a questo link.